CONSORZIO PAN - SERVIZI PER L’INFANZIA

Cooperativa Sociale Il Cortile

Asilo nido Elsa e Vico Gosi e scuola dell’infanzia Maria Immacolata (Cremona)

L’operato della cooperativa Il Cortile, a cui fanno capo i servizi in oggetto, ha inizio nel lontano 1984 con un divenire in crescendo.
Il primo asilo nido fu quello della Maria Ausiliatrice di Via Sesto a Cremona, che poi diventerà l’asilo nido Arcobaleno.

Nel 1992, grazie alle capacità e al servizio offerto dalla cooperativa, apre l’asilo nido Vico ed Elsa Gosi e la scuola dell’infanzia Maria Immacolata. Negli anni 2000 aprono gli asili nido aziendali Piccole Tracce e Vidoni; mentre nel 2010 apre l’asilo nido, anch’esso aziendale, Il Girasole.

Bagno di colore, 1

L’asilo nido Elsa e Vico Gosi.

Aperto dal 1 settembre al 31 luglio, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 16.30, iscrizioni ed inserimenti tutto l’anno, possibilità di frequenza part-time sia verticale sia orizzontale. Struttura autorizzata per 24 bambini, attualmente le sezioni sono così composte: 8 grandi, 7 mezzani, 9 piccoli. Vi sono 4 educatrici qualificate, 3 tempo pieno e 1 part-time, coordinatrice pedagogica, ausiliaria e cuoca (cucina interna).
Il servizio educativo offerto dalla Cooperativa Il Cortile è finalizzato a sostenere la crescita e lo sviluppo di ogni bambino e tende ad esaltare l’originalità psico-fisica, emotivo-affettiva e cognitiva di ciascuno. Si propone un’offerta educativa che mira alla formazione umana, culturale e sociale di tutti i partecipanti e si intende coinvolgere la famiglia nell’ambito specifico delle proposte educative. I criteri educativi che caratterizzano la proposta educativa dell’asilo nido Elsa e Vico Gosi sono:

  • Educazione come introduzione alla realtà totale
    Il bambino è aperto alla realtà, si stupisce di fronte a ciò che vede, è curioso, vuole toccare e capire. L’obiettivo è che il bambino prenda coscienza della realtà per conoscerla: entrare in rapporto con le cose, paragonarsi ad esse e arrivare a giudicare. Per il bambino ciò è possibile attraverso il rapporto con l’educatore, che lo accompagna in questa avventura. Compito dell’adulto è rendere possibile, valorizzare e organizzare l’esperienza cogliendone le relazioni ed il suo significato, perché la conoscenza della realtà non resti frammentaria.
  • Ipotesi esplicativa della realtà
    Per noi la realtà ha un senso e un destino buono. Il bambino intuisce la profonda verità di questa affermazione ed è per questo che normalmente è aperto alla realtà. Le cose esistono e vale la pena di impegnarsi per conoscerle. Questa non è una teoria da comunicare al bambino ma è un’esperienza e una verifica in cui deve essere accompagnato dall’adulto, perché sia per lui una scoperta. La nostra attività consente questo processo attraverso le sue caratteristiche specifiche di forma, contenuti e metodo.
Bagno di colore, 2
La stanza della terra

Scuola dell’infanzia Maria Immacolata.

L’attività della scuola si svolge dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 16,15 per dieci mesi l’anno (settembre-giugno).L’orario di ingresso va dalle ore 8,30 alle 9,15; con possibilità di anticipare l’ingresso alle ore 7,30 per problemi di lavoro dei genitori.
L’uscita è articolata in due fasce a scelta delle famiglie: dalle 12,45 alle 13,15 e dalle 16 alle 16,15. La nostra scuola è costituita da due sezioni eterogenee per un totale di 60 bambini, ma si lavora per gruppi di livello ciascuno con un’insegnante tutor. Vi sono 4 insegnati qualificate, una coordinatrice, una segretaria, un’ausiliaria e la cuoca.
“Attraversiamo insieme la realtà per andare incontro al Mistero Buono che ci costituisce”. E’ questa la frase che meglio indica il metodo e lo scopo della nostra opera educativa.

Educare significa accompagnare il bambino alla conoscenza della realtà: la realtà è la meta dell’ educazione. Tuttavia la realtà non è mai veramente affermata e conosciuta se non è affermata l’esistenza del suo significato.
La realtà ha un senso, è positiva, vi è un destino buono verso cui le cose sono condotte. Il bambino fa esperienza di questa positività quando è accolto e quando instaura con l’adulto un rapporto autorevole che gli consenta di sviluppare le proprie capacità.
La famiglia nella scelta di una determinata scuola per i propri figli, compie la sua funzione formativa.
E’ necessario che fra scuola e famiglia si instauri un rapporto di stima e fiducia reciproca, per verificare l’opera educativa, le scelte operative contingenti e paragonarne le ragioni.

Un tuffo nell’azzurro

Aspetti qualificanti dell’esperienza.

La continuità verticale tra nido e scuola dell’infanzia è finalizzata a facilitare l’inserimento dei bambini nella nuova realtà scolastica, attraverso l’elaborazione di piani d’intervento e l’organizzazione di attività mirate che fanno parte della programmazione educativa e didattica comune alle due istituzioni. Nido e scuola dell’infanzia lavorano insieme ad un progetto di continuità, dedicandovi alcuni incontri durante l’anno scolastico al fine di formulare un itinerario comune, di presentare ai bambini le loro nuove maestre, la nuova scuola e i suoi spazi. Altrettanta importanza ha la conoscenza reciproca del personale, il confronto degli stili educativi e delle pratiche didattiche; la continuità è scambio, desiderio di costruire insieme e accoglienza dell’altro.
Concretamente, l’aspetto principale di continuità tra i due servizi, è dato dall’ubicazione; i due servizi infatti sono nella medesima struttura, con diversi spazi in comune, quali: cucina, ufficio amministrativo, ufficio coordinatrice, area spogliatoio e soprattutto giardino.

Bambini in cerchio

Il gruppo d lavoro, inoltre, è seguito dalla stessa coordinatrice pedagogica.
Oltre a quanto previsto dal “progetto continuità tradizionale” vi è una condivisione di “belle esperienze”. Nello specifico: ogni qualvolta che le insegnanti dell’infanzia realizzano particolari attività esperienziali (stanza della terra, stanza dell’azzurro, ecc..) lo comunicano alle educatrici del nido in modo tale che, per lo più il gruppo grandi, possa fare tale esperienza. Di solito ad attendere i bimbi del nido si fermano alcuni bambini del gruppo Piccoli dell’infanzia, affinché siano loro a mostrare come fare l’esperienza. Tali attività vengono documentate alle famiglie del nido attraverso fotografie ed annotandolo sul diario di bordo. Per i bimbi che “passeranno” alla nostra infanzia è previsto anche un colloquio tra insegnanti ed educatrici di presentazione del bambino.

Bambini